la consapevolezza del se (‘)

l’accento è fra parentesi per consentirne l’uso a scelta personale.

… se fosse ancora qui domani  porterei una torta e sarebbe un incendio di candeline. 85. ma con i se non si costruisce il mondo e non si diventa grandi e poi tu mamma nei miei occhi sei ancora bellissima, sessantenne, con il sorriso che mi abbraccia e anche “se” non potrai spegnerle idealmente lo farò io per te. lo farò io con te.

se avessi fatto, se avessi detto…ogni istante della nostra vita è lastricato di “se” e sempre mi torna nel fare  il tuo modo di dire:

“sa foss, e s’avess an srebb gnac a què.” (se fossi e se avessi non sarei neanche qui)

ecco con i tanti “se” la consapevolezza del “sè”. io sono quello che ho vissuto, quello che ho sbagliato, quello che ho pianto, quello che ho gioito. sono quello che tu mi hai insegnato a essere. molto nel bene e anche nell’uffa! sono quello che mi sono impegnata a diventare, quello che ho letto, quello che ho respirato. sono il cambiamento dopo ogni porta sbattuta, sono l’amica di chi vuole scoprire e la fretta delle cose da fare. sono la figlia che vuole ancora essere tale e non può, e quindi, per oggi, sono la consapevolezza più del se, che del sè. buoncompleanno mamma. non ti porterò fiori. ma la candelina la accendo ora. questa foto è per lo sparso e per “chi tabèch” che la nonna così non l’hanno vista mai,

“sa foss, e s’avess an srebb gnac a què.” mi vien da pensare rileggendo che forse, adesso, non essendo qui…sei e hai quel che vuoi.

compleanni, mamma, vita

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