dall’alba al tremonti

in un paese dove la comunione di interessi fa nascere eventi che iniziano all’alba di un sabato, con ragazzi che suonano fra le balle, con giovani manovali che le caricano sui trattori, con architetti che le posizionano in attesa degli spettacoli che verranno; in un paese che muove le menti a inventare bellezza, in un paese che ha inventato la pizza, il gelato e che basta una chitarra per fare serenate

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in questo paese ci incantano i serpenti, ci facciamo suonare da un branco di incompetenti, mettiamo tremonti sopratutto e crediamo che sia disposto a lavorare per noi. quando è così chiaro che sta lavorando solo per loro.

in questo paese io mi sento sempre più lontana da quello che volevo. e questa classe politica mi sta sulle balle. ne ho piene le balle. mi ha rotto le balle

e grazie al caldo che non mi toglie la voglia di mangiare, ai filari di pomodori visti la mattina, ai colori di una bandiera che vorrei meno retorica dedico il pranzo.

friselle:

la ricetta per fare le friselle è quella di lydia, io le ho comprate integrali al banco del salto, troppo pigra per impastare e troppo scarsa con la madre che giace non reattiva.

però suggerisco acqua di ridracoli per bagnarle, pomodori dell’orto della moni per gustarle e basilico del vaso in giardino per compleatare. condire con sale integrale dolce di cervia e olio extravergine di brisighella. io ho provato anche la versione con origano siciliano. devo ancora decidere quale preferire. ne preparerò altre e me le porterò in picnic tra le balle. di notte con la luna, fortuna a noi.

note d’alba musicale a cura dei radadum.

e nota mia finale: ho notato che mai come in questa appariscente classe politica attuale si evidenzino parrucche, parrucconi, toupè e pantegane. stanno cercando di nascondere l’evidenza.

 

anfiteatro delle balle, friselle, governo ladro, musica, viva il piatto unico

Commenti (23)

    • il superturbofiga appioppato a me mi fa ridere assai! intanto ti informo che ne ho già acquistate altre due. che replicherò domani. e le farò home made appena mi si sveglia il lievito. ricambio con “calore”

  • superturbofiga: azzeccatissimo!
    e brava, bravissima ad essere sempre attiva fra feste, balle, balli e poesia.
    vai con la fresella e datti in pasto alla luna in una notte di grilli canterini: la magia si porterà via i pensieri che non servono e te ne regalerà di nuovi insieme alle giuste energie per innovare e spostare l’orizzonte un pò più in là.
    … chissà perchè mi viene da accostare questa frase: “separare il grano dal loglio”…
    forse perchè ogni rinnovamento esige scelte. spesso impreviste.
    ma salutari.
    vedrai che il tuo cielo si rischiarerà presto permettendoti di accorgerti di quante ricchezze disponi. pronte da afferrare.
    un abbraccio

    • laprofe io ne ho due! uno già rossino, uno ancora verde. le melanzane lunghe come un pollice e il peperone che non accenna a crescere.

  • ridracoli è la diga da cui proviene l’acqua dei nostri acquedotti, immersa nel parco delle foreste casentinesi. quindi è una buona acqua di rubinetto. un bacio a te bella!

    • la nostra invece proviene dal depuratore “dla Foja”!
      l’ho appena saputo: che schifo.
      merito della multiservizi.
      prima (gestione comunale), arrivava direttamente dalle sorgenti.
      ah, dimenticavo: trasportata tutto l’anno con le autocisterne! prima arrivava attraverso la condotta.
      naturalmente la maggior spesa (e molto altro) la paghiamo profumatamente in bolletta.
      ecco, in queste occasioni perdo ogni speranza che il mondo possa migliorare: queste sono imbecillità troppo grosse. se accettiamo questo, a cos’altro avremo la volontà di opporci…
      sarà che oggi è lunedì, è freddo, è grigio, non mi sento energica e ho tante cose da fare e da pensare.
      sarà per questo

      • ecco queste sono le cose da denunciare! ma com’è possibile? abitate vicini a un parco naturale con fonti d’acqua sorgiva e vi beccate l’acqua autotrasportata? davvero mi montano i nervi!

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