una polizza di rassicurazione

è quella che vorrei stipulare con il mondo.

una polizza di rassicurazione globale abitazione, infortuni, vita e salute

che mi dica che andrà tutto bene, che finiranno le troppe parole, i troppi interessi privati, l’ansia di prevaricare, la bisogna di esser migliori fino a oscurare l’altro, invece di dare la mano

che mi rassicuri sul futuro dei nostri figli, che mi dica che non dovranno subire le manigolde misure di politicanti del cazzo, che legiferano per loro stessi e per le loro discendenze, ma se ne sbattono delle nostre

che mi dica che vincerà la terra e che l’uomo tornerà a prendersene cura. guardando bene cosa scegliere, dando la preferenza al fare e non al copiare

vorrei firmare una carta di intenti. dove ognuno di noi si impegna a fare del proprio meglio per non deludere, per non calpestare, per non togliere quello che era certezza, perchè non vinca l’egoismo e davvero si possa ritornare alla condivisione reale e non virtuale.

non di retorica ma di esaminata condizione. e di parole facili da dire, da scrivere e da capire. che non serve arrampicarsi per far cadere dall’alto. basta così poco per non capirsi male e basta ancor meno per male interpretare. semplici parole. io ti abbraccio e tu ricambi. senza coltelli

io ti preparo un piatto di pasta e tu mi fai compagnia. io lavoro per te e tu mi insegni, o mi ascolti, mi guidi, ma sicuramente non mi sfrutti.

oggi, con le ceneri sul capo, io ci provo, intenti comuni per una comune che vorrei.

Photo1che poi, quello di cui davvero avrei bisogno è una voce che mi dica, come, un tempo, non è niente, adesso passa.

ps: per 40 giorni si provi un solo pasto quotidiano. eran brave le genti a risparmiare.

buoni propositi, digiuni, le mie ricette, mercoledì delle ceneri, tradizioni popolari, treadizioni pasquali

Commenti (2)

  • “non è niente, adesso passa”
    io me lo dico da sola quasi da sempre ma è dura crederci quando sai che è solo una speranza (non si riesce a barare giocando con se stessi).
    però il tuo ultimo suggerimento potrebbe diventare la chiave per risalire a tutti i desideri scritti sopra, per realizzare quegli intenti indispensabili.
    sì, perchè con la pancia piena (un solo pasto è sufficente, non temete di morir di fame!) ma non traboccante, il cervello è più lucido, rende al meglio, si ingegna, inventa, produce idee argute e fortifica il corpo.
    è un esercizio della volontà, proprio quella che manca a noi, popolo italico che continua nella schizofrenia di sentirsi uno mentre insegue un pallone in tv ma che poi ritorna ad essere individuale quando il gioco finisce.
    ma la vogliamo capire che se è già difficile farsi valere uniti, divisi è impossibile?
    però tutti i discorsi di “protesta” continuano a finire come da copione “vabbè, tiriamo avanti…”. intanto andiamo indietro, però.
    lunedì grigio=pensieri grigi

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