le vite degli altri

mi interessano, sono curiosa, mi piace anche interagire ma non sopporto che mi vengano imposte giocoforza. Io adoro viaggiare in treno e per lavoro sono costretta a farlo almeno una volta a settimana. Viaggi sonnecchiosi la mattina presto, quando con un pò di fortuna si riesce proprio a dormire nello scompartimento vuoto. Viaggi confusionari il pomeriggio al rientro. Passino i cattivi odori, che la gente non si lavi è risaputo e ce ne dà prova costante. Passino le spinte, i malumori e i posti sempre occupati. Passino le suonerie dei telefoni a volumi da sveglia…IO dico basta all’ascolto forzato delle altrui conversazioni telefoniche!

– chiamo il sindaco! caz..lo chiamo, chi dice che devo tagliare? E perchè devo tagliare (e via con un resoconto dettagliato di spese comunali e fondi di sostegno e analisi delle spese dei singoli enti….SCUSI? SCUSI? IO NON VORREI ASCOLTARE…

– sai che tico? è una putt… Prima mi ha mandato a cagare e poi adesso che sa che frequento MAR…mi richiama tutta zuccherosa…Tro…Sai che ho accesso ai dati di …? Sai che faccio? Io vado a vedere e poi li diffondo…SCUSI? CHIEDO SCUSA ANCHE A LEI…

la prego non mi costringa ad ascoltare la sua vita …è già tanto complicata la mia…oppure se volete parliamo insieme, condividiamo il viaggio, il malumore, guardiamoci negli occhi, stabiliamo un contatto. Sarebbe bello se il prossimo ci guardasse in faccia e si presentasse…forse ci farebbe meno paura. E potrei fargli anche assaggiare la mia Carlotta da viaggio.carlotta da casa

Per una teglia piccina di Carlotta da viaggio.

due fette di pane di segale – tre mele – un mezzo bicchiere di latte – buccia e succo di mezzo limone – zucchero brown equosolidale – cannella – uvetta – scorza d’arancia candita

bagnare il pane con il latte, tagliare con la mandolina le mele aggiungere cannella, scorza di limone e succo, ammollare l’uvetta con liquore a scelta (io ho usato un vin santo neanche tanto santo) tagliuzzare a listarelle le arance poi procedere come segue:

mettere una fetta pane su fondo della pirofilina che la contenga perfettamente, cospargere con una manciata di zucchero, unire le mele, l’uvetta, le scorze d’arancia, ancora poco zucchero, coprire con l’altra fetta di pane, ancora cannella, zucchero e infornare a 230° per circa 40′ Lasciare raffreddare e poi inserire in contenitore lunchbox per essere gustata in treno…guando a sorpresa arriva anche a me una telefonata e la voce di un amico mi conforta e mi parla di vento da rincorrere e di musica da promuovere. Le vite degli altri sono anche le nostre.

gente, mele, treno, viaggio, vita

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