Una settimana del cavolo
perchè sta arrivando la voglia di primavera e non la temperatura di primavera, perchè le giornate finalmente cominciano ad allungarsi e non posso approfittarne, perchè mi sento “uffa” e non ho collaborazioni, perchè “c’è un problema enorme, il ristorante è chiuso” me lo sono sentito dire al telefono con la non tanto muta richiesta di un aiuto materiale anche se ero in ufficio a 250 chilometri di distanza, perchè alla risposta c’è il ragù in frigorifero già pronto mi sono sentita rispondere “non ci va”….perchè se lascio i sacchetti della spazzatura sulla porta del garage, cascasse il tetto, non escono da soli, perchè continuo a esser sola a pranzo nel week end, perchè volevo andare a sciare sabato e domenica e invece…son qui, apro il frigorifero e vedo una verza che avvizzisce e sul piano di cucina c’è la tazza di latte che il ragazzo non ha visto.
La cavolata del lunedì
Che io non sia una fotografa è chiaro. Però la zuppetta è stata una sorpresa per bontà, gusto e consistenza. Veloce da fare e perfetta da gratinare nel fornetto scaldabrioches. Ho messo la pentola di coccio sul fuoco, un giro d’olio Evo, cipolla, aglio, acqua e sale, sobbollire fino ad appassire e poi via il cavolo cappuccio a striscioline, un avanzo di radicchio trevigiano, una patata a tocchetti e il culo (ops, le estremità di un paio di zucchine), tutto il latte della tazza e via, sono andata a fare la doccia. Finita la doccia spento il tegame. Al rientro ho messo nella ciotolina, ho lamellato un pezzo di provola piccante e l’ho passato nel fornetto. I miei uomini storcevano il naso, bene, me la rimangio questa sera e a voi, penne all’ARRABBIATA.