raccolta punti

due chiodi li hanno messi a lui, ma la croce la porto io. trasporto, salgo scale, faccio iniezioni, colazioni, prendo la macchina e vorrei prendere la bici, accompagno e vorrei andare a correre, rinuncio alla scheda sky e non vedo più un film perchè mi sdraio vicino a lui e ronfo dopo uno due minuti. certo che è lui che sta male e soffre, lo so, anno scorso ci sono passata io…ma la sua abitudine di stare sveglio la notte e venire a letto alle ore più disparate ora mi tiene sveglia…lo sento che arriva alle due, tre di notte e io mi sveglio e dopo non riesco a dormire e poi sono nervosa perchè non scarico come al solitoe poi continua a piovere e io ho voglia di primavera, di sole, di …accidenti…il vizio del movimento fisico è come tutti i vizi…DEVO correre, DEVO pedalare, DEVO smettere anche di aspettarmi qualcosa da Michele che si, cucina la pasta se io non ci sono, ma lascia il caos in cucina, il ragù fuori dal frigorifero, il parmiggiano pure, tutto sul fornello e via. Oddio…rileggendomi mi sono proprio antipatica…sarà meglio che mi addolcisca un pochino.
Lo faccio con una torta di riso và! E attenzione perchè la ricetta non è la mia ed è la prima volta che la provo. Grazie Antonia per avermela passata così… a occhio e croce. (appena ti prendo…te la faccio scrivere…)

pac-mang

allora la ricetta è questa:
200 gr di riso, un litro di latte intero, tre uova, 200 grammi di zucchero, 100 grammi di mandorle, scorze di cedro candite, la buccia di limone grattuggiata e 6 amaretti.
Far bollire il riso nel latte con 100 gr di zucchero fino a quando non assorbe tutto il liquido. Accendere il forno a 180°
Far intiepidire il composto di riso e latte, aggiungere la scorza di limone e poi le uova a uno a uno. tritare grossolanamente le mandorle, gli amaretti, aggiungere i canditi e mescolare.
Nel frattempo avremo caramellato uno stampo di alluminio (e io qui credo di aver sbagliato perchè l’ho fatto con soli 50 gr. ho messo gli altri nel riso)
nel quale verseremo il composto ottenuto. cuocere per circa 50′ e poi rovesciare. Io ho ottenuto un dolce/torta che a vederla (già assaggiata) sembra pac-man. Quella che ho assaggiato dalla mia amica era mooolto più cremosa e caramellosa e dolce budinosa. Credo che in parte dipenda dalla caramellatura più abbondante e, in parte, dallo stampo più piccolo della mia amica. La mia è più…gestibile a monoporzione…come poi ho fatto:

a-pasticcino

non vincerò mai concorsi fotografici…ma se l’importante è partecipare…

ma-rito

Commenti (6)

  • Il pac man è effettivamente piuttosto inquietante ma la ricetta mi sembra sfiziosa…è servita a farti passare il malumore?

    Per me preparare dolci è il miglior antidepressivo…

  • Ho fatto ieri la torta di riso. Magnifica e finita in un batter d’occhio.
    felice di leggerti, è stata una sorpresa piacevole e di condivisione…..letto tutto….hai dato voce a tanti pensieri anche miei. Ti voglio bene

    • sono contenta viviana e grazie per aver ascoltato anche i miei pensieri, se è un modo per conoscerci meglio, perchè no? e soprattutto chi dice che le amicizie virtuali non sono reali…beh, sbaglia di molto, sto soffrendo per Antonio come se avessi passato giornate a guardarlo negli occhi e ad abbracciare la sua bellissima persona.

  • per Virò: volevo mettere la foto con i punti dell’intervento…una decina…ma quando ho visto l’effetto che faceva sono rabbrividita! e comunque non credi che la convivenza quotidiana andrebbe premiata come una raccolta punti? da entrambe le parti certo…
    concordo, quando sono nervosa sforno dolci, sono arrivata a fare in una giornata 4 torte e megasfornate di biscotti…i vicini ringraziano.
    ps
    ho pensato spesso alla tua esperienza di famiglia in affido, non è lacerante?

  • Diciamo che è un’esperienza forte: all’inizio l’alternanza tra il dolore lacerante dei saluti e la gioia infinita del ritrovarsi fa girare la testa…poi capisci: non deve essere un pezzo di carta a stabilire che una persona è parte integrante della tua vita e della tua famiglia e quindi va bene lo stesso…io so di avere due figlie, anche se una è sempre con me e l’altra no…

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