le integrali secondo tentativo

mi metto a stirare, accendo il ferro e vedo le ciabatte. le porto nel mobiletto e vedo uno straccio, devo dare la polvere al televisore, vado e vedo le chiavi, la macchina! devo scaricare la spesa, lo faccio e vedo la posta, insomma tutto questo per confessare che io sono il contrario di  arianna, seguo sempre il filo delle cose che mi si presentano davanti, ma questo maledetto filo non potrebbe portarmi al ferro da stiro che intanto consuma??? no. e quindi sabato scorso ho impastato le brioches inteegrali secondo tentativo. le ho fatte puntare 40′ perfetto. poi le ho riposte in frigorifero. benissimo. ma poi…le ho abbandonate fino a oggi! due interi giorni di lievitazione a +5°. vabbè, procediamo con ordine…o forse dovrei già dire che me ne sono mangiate almeno tre a colazione e che erano buone buone buone?

Integrali alla II

Ingredienti: 250 grammi di farina manitoba, 230 grammi di farina integrale, 20 grammi di grano saraceno, 70 grammi di zucchero, 6 gr di lievito fresco di birra, 300 grammi di latte intero, un uovo, un cucchiaio di miele, un cucchiaino di zucchero, un pizzico di sale, vaniglia bourbon, buccia di limone 100 gr di burro.

Preparazione:

pesare le farine, unire il sale e inserire nella planetaria. sciogliere il lievito nel latte tiepido con lo zucchero, lasciar riposare fino a quando si forma la schiumetta. intanto aggiungere lo zucchero e il miele alle farine, quindi unire il lievito schiumettino, la buccia del limone, la vaniglia, l’uovo, il resto del latte, fare impastare per circa 15 minuti e iniziare ad aggiungere il burro. un pezzetto alla volta fino a quando l’impasto non lo ingloba tutto.

poi coprire e far lievitare 40′. mettere in frigorifero per un giorno e una notte. togliere e lasciare l’impasto coperto a campana per circa un’ora. stendere, formare i cornetti, pennellarli di latte mischiato con lo zucchero di canna e lasciar lievitare almeno un’ora. (altrimento congelarli crudi) cuocere in forno a 180° fino a completa doratura. bagnarli con miele appena sfornati e cercare di non ustionarsi per mangiarli.