unire i puntini

serve a scoprire che cosa apparirà. da un incontro tanto rimandato, parlato, sperato e finalmente realizzato. incontro che farà di parole facce, di scritti e ricette persone, di sensazioni una nuova scrittura. ci siamo conosciuti su un sito di ricette, ci siamo scambiati idee e mail, uno di noi, “oh capitano, mio capitano” ha creato un gruppo. un gruppo che mese dopo mese, fra ricette e libri letti, passando da momenti difficili per tutti, ci ha uniti e ci  ha permesso di conoscerci profondamente. …vengo sù e ti prendo a mestolate. e a parole tutti pronti a partire…ma gli impegni, la lontananza, la pigra abitudine ha smorzato la scintilla. fino a ora. con la grande forza di vivì che ha messo a disposizione il b&b. che ha tempestato di mail per le adesioni, che ha fatto sì che si unissero i puntini. e allora napoli, nola, firenze, faenza, novara, lagomaggiore, pianoro, rovigo, minneapolis, si sono uniti ad arquà petrarca per una due giorni di cucina misurata in gradi. alcolici direi…limoncello, nocino e maraschino a partire dai noccioli per cominciare…

asciugo i piatti lina e vivì se la ridono
io e lina

io son partita con una strana sensazione. ci conosciamo bene, sappiamo cose così intime che non possono esserci sorprese. e invece sì che possono esserci. potrebbe non piacermi la voce di, o la faccia di, potrebbe non essere reale il filo che ci lega. potrebbe essere saccente, invadente, antipatico, noiosa, boriosa…non mi preoccupo di piacere io, o non mi mette ansia l’effetto che io farò a loro. voglio solo che loro tutti piacciano a me. siamo partiti sotto una pioggia battente in beato ridardo, certo mi sono ricordata le cose che avevo preparato, la piadina che io sono la romagna, la torta al cioccolato che è sempre un buon inizio e le scorze d’arancia di antonio il capitano. arrivati a destinazione, aperta la porta, un operatore che riprende l’arrivo, ci metto un attimo a riconoscerlo l’edu, educational d’ora in avanti!

quanti rimproveri da lui per la mia mania della cucina “a occhio” lui  così preciso e metodico. così generoso nel mettersi ai fornelli per due giorni interi. napoli andata senza ritorno. e lina sorellamiabella, maestra di fatto e di vita. e seve il toscanaccio,  che se lo fumi non fa male, ma se non lo fai rischi di farti psicanalizzare e riconoscere che davvero ti lasci scoprire, è l’ultimo arrivato ma “lui” lo sapeva. e franco  è burbero e spigoloso e simpatico emiliano. e vivì con le lacrime agli occhi e il cuore pieno di pensieri per chi non è con noi, che non ce l’ha fatta a esserci. e poi a tavola, la bufala, la provola e le olive verdi dolci e il lampredotto e i nostri occhi e le parole e il lambrusco e il chianti, non quello classico che arriva domani e edu che rinfresca la madre che ce n’è un pezzo per tutti

una madre per tutti

e io che me la sognavo la madre. e poi lina dopo l’insalata di rinforzo, impasta ricotta e semolino

edu prepara calzoni da friggere, non abbiamo ancora finito di pranzare che le mani impastano, il ripieno più abbondante silvia!, non così piccoli, non così poco. uno a testa. sul tagliere metti al caldo. vivì prende la coperta e con amore sistema sul divano al calduccio i calzoni a crescere. ora in stazione a prendere marco e la sora lella, vado io viene seve, mi aspetto un orso grosso ma arriva uno spilungone ma come sei magro! e la lella è così bella, così giusta vicino all’orso che sembra miele. e siamo tanti e altri arriveranno domani e intanto edu ruota la pizza e la stende nella teglia

edu ruota la pizza in teglia

e vivì prepara spinacini a km zero con il grana e le noci e lina sforna il dolce e andate a sedere! non state tutti in piedi! e il gruppo obbediente trova un divano con plaid e si siede

sotto al plaid i calzoncelli imbottiti

e arriva la lunga con l’americano

all’ora dell’aperitivo e marco compone l’orol

marco e sora lella

ogio con 12 formaggi piemontesi e la salsa di

uva americana, la salsa d’arance di edu e la marmellata di pere e quella di vino e non posso mangiare ancora, dove sono i calzoni da friggere, apparecchia la tavola, porta il legno…una faccia sorpresa, un urlo, ma ci siam seduti sopra! edu sbianca e credo volesse prendere a forchettate chi aveva osato lo scempio ma, recuperato il recuperabile, fritti la metà, in forno gli altri si è limitato a dirlo splendidamente …per avere calzoni degni…ci vuole culo!

quello che rimane sotto il cu

che risate in due giorni e che bello scoprire che sei in una famiglia che conosci bene ma della quale devi riconoscere i contorni. e che ti senti di casa fino al punto di sapere dove sono piatti e posate e seve ci prova la sera a tirarsi indietro. non è bello andare a correre domattina. ma l’avevi promesso! io vado, ore 8 di sotto. ci sarà il sole lo so. perchè lo voglio io. sole si. e 9 km di corsa. e i nuovi arrivati e i pensieri che corrono ancora e le parole ancora sparse, come le immagini che non riesco a fermare e che  devo  riordinare

baby mara & family, lupa e massimo, le lasagne bolognesi, il gesto bello del regalo per giorgio, e uno per tutti noi, la tartare di tonno e salmone, le ciambelle fritte di edu, la pasta choux con la colata di cioccolato, la telefonata di marina, il brindisi a ele il mio per antonio…non ho tutte le foto ma ho tutto negli occhi…e nel cuore…chiunque voglia incontrare chiunque…non aspetti un minuto di più.

lupa e gli altri
il massimo per la precisione
annìka di baby

amici, in cucina, ritrovarsi, vita

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