soli e lune (fragole ciocco)

finalmente sole. e domenica sera un luna rossa che mi ha tolto il respiro. e se seguo la luna per tagliarmi i capelli avrei dovuto almeno coglier lavanda la notte di san giovanni approfittando della rugiada delle fate. e invece come spesso accade…mi sono lasciata perdere nella serata e nella mia malinconia. e dire che la temperatura era per la prima volta accettabile e la luna, alta nel cielo, faceva da lampione. ho però rispettato la mia personale tabella di marcia e i capelli li ho tagliati nell’ultimo giorno di luna crescente e la lavanda l’ho colta in ritardo, domenica, lasciata seccare, diventerà polvere per cassetti. ahhh…la fatica che sto facendo, intellettuale fatica, maglia dopo maglia, scelgo cosa conservare e cosa buttare. la mia camera del casino è infrequentabile, mitch sta facendo lo stesso in camera sua, per adesso è riuscito a spalmare la sua stanza su tre piani. in sala, sacchi neri di abiti e cassettoni di libri. in mansarda, soldatini da conservare, cimeli di spiaggia e di battaglie. ho il sospetto che lui e suo padre ci giocherebbero ancora. in garage le cose da “buttare” …io ho fatto due mucchi: cose piccole perchè voglio dimagrire; cose grandi perchè potrei ingrassare. metto le mani e i pensieri avanti. ma non risolvo il problema. quando le cose che scegli ti piacciono diventa difficile separarsene al di là delle mode. del prezzo. del colore e della forma. ho ancora una gonna tartan nera e rossa a pieghe, la portavo in prima superiore. sono passati dei bauli di anni ma io, a natale, la indosso come la più bella delle mise. con i calzettoni e la maglia tono su tono. e metto una t-shirt come pigiama, larga e lunga. firmata 1996. e mi ci abbraccio la notte, ascoltando le rane canterine, mi ripara dall’aria come nessuna. continuo a pensare che siamo troppo soli. accumulare cose equivale ad avere mancanze. lo ammetto. ci sono cose che non trovo dentro. ma continuo a cercare.

a proposito di lavanda. sul web ho trovato tante ricette che la vedono protagonista indiscussa degli ingredienti. ma io temo mi ricordi troppo i cassetti…proverò a superare anche questo scoglio.

con l’ultimo spicchio di torta invece ci siamo regalati un fine pasto goloso:

fraciocco con la palla:

fragole fresche, torta al cioccolato, yogurt gelato per dare un tocco di colore ho guarnito con due gocce di vov. inutile al sapore. invece la prossima la servirò con le fragole frullate, più facili a essere raccolte col cucchiaino.

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Commenti (13)

  • *accumulare cose equivale ad avere mancanze*. Quant’è vero: e perciò quanto è impietoso quando te ne rendi conto. Anni fa, la figlia di un’anziana signora, amica di famiglia, si arrabbiò furiosamente con la propria genitrice, rea di tenere nella memoria del suo telefonino gli sms dei nipoti. Li cancellò tutti, chiamandoli *feticci*. Da quanto tempo invece quella nonna non si stringeva agli occhi i nipoti…
    Perdona il velo di tristezza, ma mi hai riportato alla mente quest’episodio.
    Immagino che quella torta lì sia paradisiaca… complimenti, ha un ottimo aspetto!
    Un abbraccio,

    wenny

    • niente da perdonare wenny! conosco i meccanismi, ne sono vittima e carnefice. nel senso che …conservo le mie cose e getto le altrui 🙂

  • Questa luna mi sta facendo vedere i sorci verdi. Stanotte mi sono alzata e mi sono messa a litigare con lei.
    Di ricette con la lavanda ne ho fatte tante, io l’adoro sia con il dolce che con il salato. Ad esempio le cotolette d’agnello marinate in olio e lavanda e poi fatte alla griglia. Proprio ieri ho fatto un dessert. Vorrei averti qui per farti un menù intero. E se non ti piace ordiniamo una pizza.

    • già alle parole vorrei averti qui mi sono commossa! e al menù intero mi si aprivano itinerari fantastici…alex la pizza sono io!

    • i libri di scuola in italiano? te li tengo se vuoi :-)-
      tu sei in zona vero? ci raggiungi vero? io non so se potrò essere con loro. babbo in ospedale e ancora incerta situazione. il posto c’è. ti prego. vi prego. world session for us.

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