sabbie mobili

immagina: arrivi in spiaggia appena colazionato, alzato dal letto a malavoglia, è l’alba, ti sdrai sul lettino, sul telo, sulle ossa vecchie e arriva la voce che dice: ‘spetta ‘more che ti metto la crema. appiccicaticcia, arriva la mano a spalmare su un tripudio di peli, tira, impasta, stende, protezione 25. e poi in faccia. e poi sulla testa resa troppo esposta da un taglio tattico. e poi sulle ginocchia. e poi …è questo il sole che mi fa bene? mi fa schifo il tuo sole. e mi fa schifo la vitamina d. e non me ne frega un cà ..di niente. ma secondo te che gusto c’è?

agosto 2010, ore 11, la prima mattina sulla spiaggia. prima di tre. di più non ha retto lui, di più non avrei retto io. il bello è che si è scottato il gomito e la parte laterale destra del braccio. l’unico punto che mi era sfuggito.

e poi mi piace camminare con te. mi piace moltissimo affondare i piedi nelle sabbie mobili. e scorticarmi e pungermi con le conchiglie. ehi guarda…un assorbente…ma le donne cos’hanno in testa? e quei bambini che sono costretti a portare i pannoloni in spiaggia? guarda quello! pieno di mare e sabbia…l’hanno ancorato…

pà? ti piacerebbe avere i tatuaggi come quel muscoloso big gim? guarda…ne ha tre in un braccio, due sulla schiena,  i rebus ci sono tutti, gli manca solo il cruciverba.

 

e tu quando ti fai gonfiare? non spendere soldi che ti gonfio volentieri io…

…quando l’estate si riassume in attimi, in esclamazioni e piccoli eventi semplici…le parole diventano cartoline…

come le immagini che mi hanno colpito, così, casuali attimi fermati. e non sono pronta per salutare l’estate. non ancora…

 

ape e moscone per prendere il largo dal fastidio. finestre aperte e spiragli per riportare i piedi a terra. ogni cosa che guardo mi parla…

le mie ricette

Commenti (16)

  • bellissimi sia il post che le foto! se quel moscone è alla rotatoria di misano (come mi pare) significa che non ci passo da troppo tempo, perchè non l’ho mai visto. sto cercando di immaginare quale sia il tuo lavoro…scopro che ti fa viaggiare molto, che ti porta a milano (mi sono lasciata contagiare dalla storia delle maiuscole:condivido con te la repulsione per le urla!) circa una volta a settimana e che non ne parli mai. noto che molti lunedì partoriscono post (che sia il tuo giorno libero? agente di commercio?). comunque scrivere ti riesce proprio bene…quel tuo modo sintetico eppure così efficace nel rendere l’idea di quello che descrivi: che si tratti di un bellissimo piatto di spaghetti, di un’arrabbiatura fuori programma o di un dolore profondo, riesci a farmi immedesimare nella situazione (o almeno questa è la mia presunzione!). saresti una scrittrice che leggerei volentieri! però non svelare l’arcano, voglio continuare a ragionarci sopra. buona settimana

    • ahhhh! non ci penso proprio a svelare che ho troppo riso al tuo commento e, sappilo, io leggo con lo stesso piacere di quando scrivo e quindi sono regali i commenti che trovo. e poi tu, col tuo nick, hai la musichetta ogni volta che ti leggo: “la luna nera” da da da!

  • poche cartoline quest’anno.
    anch’io non voglio che quest’estate finisca.
    Troppo presto.
    Troppo in fretta è passato tutto.
    Un turbine di eventi che ti scappano dalle mani.
    Voglio ancora un pò di sole, magari tiepido, che mi rilassi, mentre impegni e pensieri mi urlano nella mente.
    Ho voglia di poltrire, visto che sono sola, in cerca di equilibrio interiore.
    Belle le tue parole, i tuoi flash, le tue immagini.

    • e per fortuna che ci sono i virtuali abbracci, che quando diventano reali tolgono il fiato e diventano risate. a parole e immagini mi sa che vinci tu!

    • no virò! giugno era freddo, luglio inesistente, agosto difficile. settembre meno dolce del solito. dove cacchio è l’estate spensierata? in biblio ho chiesto un libro spensierato e mariarita mi ha riso in faccia!

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