bottino (spaghetti alle vongole)

è un piccolo tesoro, raccolto camminando sulla spiaggia, sul finire dell’estate che è finita. cammino guardando in giù, cercando conchiglie che meraviglia, somigliano alle trame di missoni. sassi fiches per giocare al poker, legni di riporto, anelli  sorprendenti.

(ho esclamato mamma mia che mano vecchia brrrr, no mamma ho enfatizzato… è l’effetto pirati dei caraibi. o è l’affettofiliale.

mi voglio sposare col mare. con la sabbia. in qualsiasi stagione. in autunno di più. salutando i cani che si impossessano della spiaggia e arrivano ad annusare gli intrusi e li circondano di feste ingirellandoli nel guinzaglio. mi voglio perdere sul litorale, partendo da qui con il niente in faccia e dritto dritto arrivare senza tornare indietro consumando i piedi scalzi avvizziti in acqua fredda.

voglio sorrisi di risposta ai miei sorrisi, nelle facce delle signore della gastronomia, del ristorante, nelle facce che non riconosco perchè sono vestite da vacanza. la loro finalmente. voglio seguire le nuvole con gli occhi, che non riesco a volare e a prenderle.

e per restare in tema ho preparato un piatto di mare di conchiglia vestito.

mettere le poveracce (o i lupini come dicono all’ipercoop) a mollo in acqua che le copra con un pugnino di sale. intanto far soffriggere aglioqb  in poco olio, e mettere a bollire l’acqua per gli spaghetti. buttare le vongole nella padella e gli spaghetti nella pentola. spegnere la fiamma quando le conchiglie si sono aperte e scolare la pasta al dente. mischiare le due nella padella e cospargere di prezzemolo tritato. il prezzemolo aiuta a digerare l’aglio e mangiato in foglia intera toglie l’odore molesto. io aggiungo anche un peperoncino rosso intero che mi piace rimanere a bocca aperta.

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Commenti (13)

  • Mille volte il mare d’inverno, senza il fastidio dei bagnanti.

    Mille volte la spiaggia deserta, senza le urla dei vacanzieri.

    Mille volte l’aria frizzante, senza l’appicicaticcio del sudore.

    Mille volte il nevischio in faccia, mentre rabbrividisco di fronte al blu che mi emoziona.

  • L’inverno é scuola, é lavoro, é fatica ,é poca luce, ed io non vedo l’ora di poter ritrovare il mio mare d’inverno, devo aspettare che i figli crescono, il lavoro finisca e non mi importa se ci sarà poca luce!

    Bellissime quelle conchiglie!

    • tutte dell’adriatico. raccolte in giornate diverse camminando a testa in giù. cerchiamo il bello che ogni stagione ci può dare. (anche nelle nostri personali stagioni. firmato: una stagionata 😉

  • Si però… gnuf è meglio di fugn. O no ?
    Qui la notte scorsa la neve è scesa a 1800 ma nell’orto qualcosa amcora resiste (le scarole con le gonne legate sopra la testa 😉
    Bel bottino davvero! Smack. K.

    • mani faticate, si.
      intense.
      piene di cose e d’amore. forse anche un pò ansiose?
      sicuramente vere e bellissime, però.
      quel gnuf…: una cosa che si sgonfia? perchè dal suono, sento che mi rappresenta benissimo. facciamo forza vicendevolmente.

    • kat! hai sentito i miei pensieri? li hai sentiti se sei qui. più di un paio di settimane con una cosa da fare e ancora no. le scarole con le gonne devono essere uno spettacolo. le ha fotografate il cacciatore? la neve che ti circonda ha di sicuro lo stesso fascino del mare. è sempre il sogno oltre noi. ti bacio nell’attesa di “dipiù”
      silvia

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