e la luna calò (cantucci)
su un cielo che sembrava pieno di piccoli fori luminosi che potevo paragonarlo alla cuffia per meches. con la sua luce madreperla sulla neve, a creare un paesaggio irreale, fatto di scricchiolio di passi, di aria pizzica, di silenzio che tutto fa ascoltare. aspettare la sera, nelle dolomitiche giornate, per uscire ad esplorare un paesaggio che parla il mio passo. il mio incedere svelto a vedere cosa c’è oltre. oltre la vasca dove si lavavano i panni, oltre la curva, oltre la galleria, oltre il ponte. un paese di finestre chiuse e alberi accesi. di fiume che scorre e di pista della marcialonga che si sta preparando alle genti. il fiatare di un cane, i passi di un altro respiro, un buonasera compiaciuto. il saluto di chi si riconosce nei gesti. il ritorno a passo lento in una casa per vacanze con cuoco romagnolo. mi aspettano spugne per pulire la camera, lenzuola da riconsegnare in pile uguali fra federe e singoli e matrimoniale. un turismo semplice. che l’importante è prendersi due giorni. e guardare in alto. col sole sulle piste e il giro dei 4 passi che per me sono baite e strudel. e torna la sera e la luna che si riempie e io mi riempio gli occhi. di naturale meraviglia.
oggi è luna piena. da domani sarà calante e quindi saranno favoriti gli intenti di chi vuole rimettersi in forma, perdendo liquidi, peso e favorendo la pulizia di pensieri. da domani, per la serie i buoni propositi vanno segnati, mi rimetto a bere tanta acqua e tea (the, tè?) verde la mattina, spremuta e tisane ai frutti rossi il pomeriggio. mi rimetto a fare i miei esercizi di stretching e almeno 100 addominali al giorno. oggi finisco col rosso i cantucci del compleanno. un rosso amabile. che si fa sera di luna nera.
400 grammi di farina 00 – 3 uova piccole – la punta di un cucchiaino di vaniglia – 300 grammi di zucchero – 250 grammi di mandorle con la pellicina – un cucchiaino di lievito per dolci – un cucchiaio di cognàc – forno a 200° una pennellata di latte.
mescolare tutti gli ingredienti tranne le mandorle (che io pretaglio a tocchettoni dopo averle asciugate nel forno), ottenuto in composto compatto, passarlo sul tagliere infarinato, aggiungere le mandorle, dividerlo in tre filoni della lunghezza della teglia e spennellare con il latte. cospargere di zucchero e infornare a 200°. dopo circa 20′ togliere dal forno e tagliare a tocchetti. rimettere nella teglia e infornare nuovamente a biscottare. vengono tre teglie di scroccadenti, cantucci, tozzetti crucchi da bagnare nel vino. i denti ringraziano se saranno bagnati bene.
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laProfe
Niente scroccadenti, per me, ma quella descrizione di paesaggio irreale mi ha fatto venire voglia di prender su e andarmene da qualche parte.
mogliedaunavita
vieni a passeggiare nella nebbia. altra immersione totale che mi toglie il fiato.
Manuela
quella fontana la conosco che pace che gioia!!
mi hai fatto tornare alla mente quando andavo a sciare con papa’ e ieri sono 4 anni che se ne è andato la luna sulla neve che meraviglia!!
mogliedaunavita
un abbraccio a te e al papà che starà adesso sempre dove sei tu. la foto l’ho messa per te e che buona l’acqua fredda e che bella la strada per panchià!
Manela
grazieeeeee
Wennycara
Ma dimmi, sono le tue mani?
Saranno poche righe, ma sei riuscita ad evocare un mondo dentro di me.
Grazie carissima. Buona serata,
wenny
mogliedaunavita
sono le mie mani sì. i mondi dentro sono quelli ben frequentati! notte a te wenny!
anna
già da sole le tue parole senza le odiate e presuntuose maiuscole, mi hanno fatto respirare aria frizzantina e voglia di passeggiate solitarie, al suono della fontanella e del silenzio che urla in questi posti magici.
non posso dirti ‘mi sarebbe piaciuto esser li con te’ perchè l’ingrediente prezioso di questa magia è la solitudine.
anche se si desidera condividerla…. magari dopo.
bello.
anna
mogliedaunavita
l’urgenza immediata che ho provato anna, al ritorno, è stata quella di ripetere la camminata condividendola con qualcuno. ma non sempre quello che tocca noi, tocca anche gli altri. ed è raro poter camminare in due senza farsi imbarazzare dal silenzio. adesso vengo a vedere cosa mi racconti tu.
Donato
S T R A O R D I N A R I O !
Buona giornata!
LA LUNA NERA
il silenzio, il cielo stellato da ammirare in pacifica solitudine=vacanza.
quella della mente, che sarebbe necessaria ogni giorno (purtroppo).
però mi spieghi questa faccenda della luna piena che tu chiami nera?
o mi farai venire una crisi d’identità!
mogliedaunavita
luna la mia era una proiezione al periodo di magra. fino alla luna nera cercherò di tenere a bada la gola. anche se non credo di riuscirci…che la gola è grande come la luna piena
Cannella
Mi sembrano di buon auspicio, vado dal dentista giusto domani!
mogliedaunavita
è il caso di dire stringi i denti canny? 😉
Cristina
uh che belle foto, mi hanno fatto nuovamente aria di Natale. i tuoi propositi mi sembrano ottimi, mi dedichi 20 addominali al giorno? poi ti dico se funziona!!
mogliedaunavita
promesso. nei 100 di domani 20 sono per te! 😉
comidademama
Quella fontana è stupenda!
mogliedaunavita
pensa che bello elena ritrovarsi a lavare i panni …con la cenere come una volta!