è la primavera, bellezza (camille)

ho visto “io sono l’amore” e un groviglio di domande e di risposte  diverse mi ha lasciata dubbiosa e curiosa ancora. io che sono cresciuta col senso di colpa sotto il letto, pronto a mostrarmi la strada che si sarebbe aperta sotto i miei piedi se solo avessi preso quella sbagliata.

ho percorso vasche di piscina a giorni alterni, cloro ritrovato, noia sconfitta, in parte, con la musica che mi suona in testa, sorriso grande, graziè pà

ho mangiato un cono gelato, cioccolato limone, seduta fra sette badanti russe, nel parco altrimenti vuoto. con la faccia al sole ho letto tutti i messaggi scritti sul tavolo e cercato chiacchiere da fare.

ho pedalato tanto, in una giornata sola, sorda al dovere, sottomessa alla voglia di andare, di non sentire l’abbandono in una giornata di genti che è qui ma altrove.

ho fatto colazioni che sono diventate brunch, consumate al sole in giardino e colazioni che sono diventate amiche e grancereale, camille, pancake e briochine di finta sfoglia.

ho spento le notizie che pensavo che il carnevale fosse finito e invece ci sono carri e navi e montecitori, di gente mascherata, che getta coriandoli di italia.

ho cucinato la primavera, sforzandomi di non mangiarla cruda, tenera e meravigliosamente amarognola.

ho corso su carraie di margherite fiorite, ho fatto lavatrici di panni che si lasciano stendere ma non stirare. ho letto pagine di blog che mi piacciono tanto e pagine di blog che non saranno più e vorrei che nessuno smettesse di scrivere, che prima di tutto si scrive per se e allora forse la scelta è personale e giusta.

ho messo piede sulla spiaggia del cuore, camminando da sasso a sasso come piace a me e avevo il sole e la luna che mi accompagnavano e poi mi sono comprata un paio di occhiali follemente glam al mercatino della piazza delle cose antiche, istigata da un’amica

e mi sono un pochino dimenticata di chi non si preoccupa di passare i suoi oggi con me. che come palle da biliardo se ci tocchiamo rimbalziamo, ma è la primavera. bellezza!

camilla

ricetta stampata e in archivio da anni. forse presa da cookernet o altrove non ricordo.

questo il file originale

CAMILLE 1
100 gr. di mandorle polverizzate
100 ml di latte
100 ml di olio
300 gr carote grattugiate
300 gr farina 00
250 gr zucchero
2 uova intere
1 bustina di lievito per dolci
Fare il composto al solito modo, unendo farina e zucchero, poi uova, latte, olio, la farina di mandorle. per ultime le carote e poi il lievito.
mettere il composto nelle formine di carta da muffins o simili, e infornare a 150° per 20′
CAMILLE 2
300 gr. farina autolievitante
200 gr. zucchero (io ne uso 170/180 gr.)
100 gr. olio (io uso 100 gr. burro sciolto)
100 gr. latte
200 gr. carote grattugiate
2 uova
50 gr. mandorle macinate
pizzico di sale
io ho aggiunto un po’ di scorza d’arancia e limone grattugiata
Lavorare le uova con lo zucchero, aggiungere la farina, l’olio (o il burro), il latte, le carote, le mandorle e gli aromi.
Suddividere il composto nei pirottini e infornare a 180° per 15/20 minuti (fare la prova stecchino). La ricetta originale prevede la temperatura del forno a 170° per un tempo di cottura superiore, ma non e’ specificato.
Sono meravigliose e restano morbide anche un paio di giorni dopo.
Sono buonissime come colazione o merenda.

ecco come ho fatto io con la ricetta 2:

300 gr di farina autolievitante

200 gr di carote grattugiate e 100 gr di mandorle pelate e tritate, la buccia grattugiata di un arancia

1 uovo

100 gr di zucchero di canna

50 gr di olio di oliva e 50 gr di burro

mezzo bicchiere d’acqua

nella planetaria ho mischiato tutto insieme aggiungendo i grassi alla fine e ho messo nelle boule in alluminio per gli zuccottini. cotte a 180° per 20 minuti abbondanti. ne sono uscite delle camillone buonissime, morbidose e poco dolci che mi piacciono assai.

e considerato che non mi piaccio quando scrivo troppo e mi rompo da sola a leggermi rimando a dopodomani tutte le altre cose che ho da scrivere, dire, fare. baciare. (seeeee)

ps

oggi vedo rosa. ma non dura. quindi tutto il rosa che c’è qui intorno non durerà.

 

camille, carote, film, lamentiamoci, le mie ricette, mandorle, mp3 per nuotare, occhiali optical, vintage

Commenti (17)

  • sasso sasso…. me lo ricordo benissimo !!
    brunch: super mega godurioso, sei una cuoca davvero eccezionale
    e le camille sono davvero buone, devo trovare il tempo di provare a farle !
    la mia primavera è inizata con i moto giretti… mi sono rifatta coraggio e ieri sono arrivata fino a Lido Adriano !!
    kisss

    • ma quale cuoca mappina! son golosa di colazione ;D, confronta la ricetta con quella che ti ho dato che io non mi sia dimenticata altri dettagli.
      ps sasso sasso anche quest’anno eh? ti tocca!

  • Sto già scaricando il film, guarda che se al consorte poi non piace lo senti brontolare in spagnolo fino a lí (e russare sul divano durante la visione).
    Tu non sai cosa può arrivare a fare una donna incazzata col Kitchenaid rotto, a cui il servizio tecnico risponde “signora, ci metta meno farina cosí il bullone non esce!”. Altro che lanciare palle di pasta per venti minuti con Simon L’è Bon ;-))). Comunque quel lavoretto ti ti sgroppa i cervicali da non credere. Ti abbraccio.

    • ahhhrghh! il bullone è uscito anche a me! due volte in tre anni. ho iniziato a mettere meno farina ma questa volta me lo hanno accomodato meglio!
      Canni il film è una mazzata (per me) non so se piacerà al consorte…amore maiuscolo. altro stupendo è il concerto di radu mihăileanu. merita pure assai. ti riabbraccio.

  • La ricetta delle camille manco la leggo che la prossima camilla potrò mangiarla nel 2023, mi sa. Ma a parte questo (e abbuffate caloriche pure) io avrei volentieri condiviso alcune di queste cose con te. Per le palle da biliardo, quella in dotazione qua dopo una sfuriata epocale, riga dritto e quando tocca cerca di rimanere appiccicato. Forse lo preferivo prima che a me troppo zucchero mi manda subito la glicemia alle stelle. Cmq la primavera deflagrante è anche una roba bella, no?

    /graz

    • mi sembra di sentirmi ;D che se dorme brontolo e se si sveglia pure …son mai contenta? la primavera deflagrante è un termine che rende l’idea fantastica. e condividere mi piacerebbe assai.

  • a leggerti ho fatto un bel giro, ho anche nuotato (senza affogare!), ho pedalato e non lo facevo da anni. e per oggi, di nuovo grigio, è stato un bel regalo scaldarsi ancora al sole che racconti.
    allora quelli potrebbero essere occhiali …”lunari”?!
    e io ti ci vedrei sull’astronave per la luna, con la scacchiera sugli occhi, a salutare con la manina!
    però ammettilo: acquisto istigato ma azzeccato…

      • mi rispondi alle 4.04…
        e se invece sull’astronave ci si mandasse qualcun’altro?
        anzi, meglio un razzo di quelli che si disintegrano a fine missione.
        voglio una soluzione definitiva. ho bisogno di certezze. e di respirare la MIA vita. ma io sono un “can che abbaia e non morde”. fin’ora.

  • le camille SONO la primavera, e pure io tante volte rimando rimando rimando (per dire: ho un kilo di carote in frigo da due settimane, e quelle erano per le camille!
    🙂

  • devi vedere arancione, con queste dolci camille! :-))

    non aggiungo altro su quel film splendido (a me piacciono anche le mazzate) e quella meravigliosa Tilda.
    Per continuare a “viaggiare” posso segnalarti : “Un viaggio chiamato amore” con Stefano Accorsi e Laura Morante?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.