colazioni industriali

a riccione,  il tempo del mattino, lo abbiamo passato testando cornetti e bomboloni in bar fighetti, in pasticcerie semplici, in caffè senza arte nè voglia, sentenziando che la qualità si è fermata altrove, il prodotto è il precotto standard, a parte uno, di una famosa pasticceria di morciano, che è assolutamente cartonato e immangiabile. la colazione in riviera non ha alcuna personalità e nelle nostre città pure. sono pochissimi i bar che si affidano a un prodotto di qualità, sono poche le pasticcerie che si mettono in gioco. e io che sono irrimediabilmente una “fissata” della colazione salvo poche, pochissime realtà. cornetti che al primo morso lasciano la mappazza sul palato, girelle appiccicose e gommose (come possono?) integrali al miele che pare albicocca, ai cereali che non si vedono, alla crema trasparente, alla nutella che tanto copre tutto. io contesto. contesto questo svilimento del prodotto artigianale, contesto il “prodotto precotto” che arriva da grosse industrie. io, che non faccio ormai quasi più colazione al bar, sogno una pasta brioches da manuale,  un croissant come assaggiato per caso a praga, che in un attimo cancellò il freddo e anche la meraviglia del castello. io che ho passato mesi a replicare la stessa colazione appena arrivata a milano, facendo strada aggiuntiva perchè adoravo il cornetto di scaringi, mi sono ritrovata con un morso cartone e con la voglia di buttare il resto. io che avevo eletto il bar preferitato per la qualità della pasticceria l’ho dovuto abbandonare e con lui le persone che mi piaceva incontrare. io che per adesso solo al lugo alla moderna posso restare estasiata pregando che non cambi e non ceda alla voglia di “ridurre il costo”, che l’integrale e il croissant di fiorentini è finalmente ben lievitata,  non microscopica, godevole e buona. io che pagare un euro e dieci di cornetto più un euro e dieci di caffè mi sembra esagerato assai, io sono rimasta incantata quando all’iper rubicone ho trovato questa:

confezionata da loro, quattro ingredienti, sapore strepitoso. soffici e lievitate perfettamente. intanto che non otterrò risultati eclatanti nell’home made briochino saranno queste che mi riempiranno il freezer.

brioches, colazioni, cornetti, iper, lamentiamoci, le mie ricette

Commenti (30)

  • credo di essere fortunata, allora: vicino a casa mia c’è un bar con paste buone ad un euro e il caffè a 80 centesimi, peccato che non possa permettermi comunque la colazione al bar…
    Ad ogni modo, a morte le integrali al miele che sanno di albicocca! Sono le mie preferite, me ne sono capitate così, purtroppo.

  • eh si, ma bisogna lottare e far sentire la voce di chi non tollera queste scelte.
    è la nostra unica arma.
    anche qui da me c’era un barettino con brioches stile francese molto burrose ma che si scioglievano in bocca e alla fine non potevi che guardare il mondo con un enorme sorriso. ora non c’è più

  • anch’io mi sono stufata delle brioche che i baristi, quando fan tanto, scongelano e cuociono al momento.. le trovo unte come fossero fritte, e omologate…possibile che il croissant integrale abbia unicamente la farcitura i frutti di bosco…ovunque? o al miele, unicamente negli autogrill, e che in effetti fa pure cagare?. L’altro giorno ho portato mia madre dall’oculista per un intervento delicato, all’uscita l’ho convinta a fare un po’ di colazione, e son rimasta di stucco quando l’anziana barista che c’è di fronte al medico ci ha detto: se non volete le brioche ho appena sfornato lo strudel di mele e fichi, frutta del nostro campo su in montagna…
    ma mica posso farmi 40 chilometri ogni giorno…? per fortuna lavorando in casa la colazione me la faccio qui, però le volte che sono fuori (per me il classico è la colazione al bar dopo le analisi, è un momento consolatorio!) in effetti sono ormai alquanto difficile di gusti.

    • madama! la colazione al bar dopo le analisi, un rito. era l’unica cosa che mi toglieva l’ansia! il pensare alla brioches! 40 km son tanti ma che delizia di coccole! io amo far colazione in casa e cambiare anche quello che preparo pancake, muffin, biscotti e ciambelle …ma il croissant! e l’attimo rubato fuori dal tempo, guardare il passeggio…come essere in vacanza…più rara e più bello è!

  • ed ecco perchè, pur abitando a bologna, spesso faccio una capatina all’iper…potessi far la spesa li’ sarei felice.
    da noi nemmeno a dirlo il problema è lo stesso: brioches di cartone o dal sapore talmente chimico e finto da sembrare le merendine confezionate.
    per me la colazione al bar è lusso, un momento di relax faticosamente guadagnato ogni due settimane seduta al bar del borgo di santarcangelo, l’unico che ha paste decenti in paese per mia esperienza…qui vicino a casa il top delle brioches le ha non un bar ma…una latteria, davanti alla fermata del bus, gestita da una coppia di una certa eta’, gentili, cortesi uno di quei negozi di una volta dove puoi comprare anche la codetta di zucchero sfusa, il litro di latte, il pacco di biscotti: mai mangiato brioches cosi’ nemmeno nelle piu’ rinomate pasticcerie e c’è anche l’opzione cappuccino gigante per mia somma gioia…un paradiso.

    • claudia non penserai di cavartela senza dire il nome vero? già devo a te la farina 1 del molino ronchi. fammi provare anche l’emozione brioches! io la colazione al bar la pratico solo se sono a spasso col marito, per cui…qualche giorno in agosto e un paio di volte a pranzo durante l’anno. non mi uccide, ma mi diverte pochissimo!

      • a Santarcangelo l’unico bar che vale la pena secondo me è Vescovelli, nella strada del borgo di fronte al negozio di abbigliamento-biancheria e di fianco al negozio di borse e che fa angolo coi portici.
        si chiama caffè del portico se non erro…
        niente a che vedere con la brioche della latteria qui ma almeno c’è varieta’, qualche variante interessante di ripieno…
        questo week end vado a prender la farina che il fresco è arrivato e la parola d’ordine è spentolare/panificare!

      • uh…ha un nome? non lo so nemmeno…ma è nel paesino di Ponte Ronca, non credo esista un motivo per visitarlo a parte per ca’ la ghironda che comunque merita…http://www.ghironda.it/
        pero’ appena dietro il paese ci sono i colli e con la bicicletta potrebbero essere per te una certa goduria.
        arriva in paese e chiedi della latteria che c’è alla fermata del bus, di fianco alla pizzeria d’asporto e convertiti alla colazione da bar tutto l’anno (se fatta li’).
        prima o poi trovero’ il coraggio di chiedere dove prendono le paste…(sono timida).

  • io vorrei sapere se dopo il “questa: ” ci dovrebbe essere una foto della superbrioche che non vedo.. io curiosa come una bertuccia…i quattro ingredienti, quali sono? no, sai, mi venisse in mente di riprodurre… (a novembre che per ottobre ci ho i 18 della creatura che mi stan prendendo ogni energia…)

  • Forse ci sarà anche una foto sul tuo blog, ma io non riesco a vederla!!! ;-(
    Io sono “sfortunata” allora: ho almeno 4 pasticcerie che si sfidano a suon di brioche fatte con tutti i crismi… e non mi spingo fino a Venezia altrimenti ne avrei ancora una o due da mettere nella lista.
    Comunque l’ultima scoperta è una pasticceria che si chiama “DolceOlmo”: la mattina c’èun tripudio di brioche che varrebbe solo la visione della vetrina per soddisfare il palato: brioche classiche, alla nutella, al miele (quello vero), con la crema cotta (le mie preferite) e anche al Kamut!!!!
    Che ne dici Silvia quando vieni?????

  • Su per andare a Gabicce Monte, proprio prima di entrare in paese sulla destra, c’è un B&B nuovo di zecca, gestito da una coppia un poco sclerotica ma alla fine carina. la vista è mozzafiato e le crostate preparate da lei, sono sublimi. L’ultima di fichi…E’ la mia colazione quando sono lassù alla Vallugola..una sosta merita.
    Baci

  • Colazione al bar … ben fatta … croissant degni del nome … cappuccino con la schiuma che sembra panna … un sogno! Il padre di tutti i vizi. Una coccola.
    Colazione a casa tutta la vita piuttosto di piombare in un incubo da svegli con cartonati o robe grondanti olio o il cappuccino con le bolle …

    Debbo dire però che qua in Sabaudia ci si tratta abbastanza bene. Su tutte Venier in centro. Provare per credere (vero MdV???) 🙂

  • di Torino, fra le altre tantissime cose per cui ci tornerei all’infinito, ricordo la pasticceria Talmone, in centro, non chiedetemi la via, ma poco lontano da gromm, se non erro, e dalla stazione porta nuova.
    interno in legno e tanta di quella mercanzia esposta e profumata che ho rischiato di svenire.
    ho ancora davanti agli occhi le tavolettone di cioccolato gianduia con le nocciole intere, senza incarto e spezzate a mano…
    meglio che non ci penso, sono troppo lontana

    • Ce ne sono un paio, veramente ex Talmone, mantengono l’insegna per ragioni storiche credo. Qlo che dici tu dev’essere quello di Piazza Carlo Felice, francamente però fa tanta scena ma la qualità non è eccelsa. C’è di gran meglio (e di gran più caro, ahimè).

      • esatto, è proprio quella!
        a dire il vero non lo so se sia eccelsa perchè quando entro in certi posti rimango stregata, quasi intimorita e non ricordo se e cosa ho preso, a parte confezioni prodotti da regalare.
        la prossima volta che visiterò Torino mi farò dare delle dritte in anticipo da te, così poi vado a colpo sicuro!
        ciao

  • Anch’io sono patita delle colazioni al bar, quando sono in Italia non manco mai. Fondamentale per me è il cappuccino, con molto cacao, e con il cacao messo prima del latte, essenziale. I miei preferiti a Forlì sono la Pasticceria del Corso, il bar della Posta, che fa anche dei panini meravigliosi per chi ama la colazione salata (non io) o per la pausa pranzo.
    Qua a Berlino il migliore cappuccino e l’unico di dimensioni italiane è quello dei caffè Einstein http://www.cafeeinstein.com/ che per fortuna ormai ha non solo la casa madre, ma un sacco di barettini veloci in giro per la città. Vale la pena, garantito! E se ci passate, fatevi servire il loro strudel di mele. Non ve ne pentirete!

    • il bar della posta lo conosco, marocchino speciale, però non ci sono mai andata a colazione. andavo da roberto vicino alla oviesse, ma adesso è cambiata la gestione e ci sono tipe maleducate e cornetti le tre marie. adoro berlino e il caffè einstein, sono stata sia in quello sulla frederickstrasse che in quello non ricordo l’indirizzo e mi sono anche presa lo strudel eccerto! se avessi le palle mi trasferirei in germania oggi stesso. bello leggerti

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