labbruzzo

fino a poco tempo fa, per me, labbruzzo era…

poi ho scoperto alcune cose che l’abruzzo è:

– è a tre ore e mezzo  vistamare da casa

– è pescara come barcellona e forse il contrario

– è cime e piane, come sono io

– è un modo di allungare la vocale finale

– è un’acoglienza con sospetto e un benvenuto schietto

– è pesche tardive e campi coltivati a ulivi e viti

– è lavoro lavoro lavoro

– è la maiella innevata, la spiaggia bagnata, le case non finite vissute come se sì

– è cani e gatti sparsi a spasso, tanti, tanti.

l’abruzzo che sto imparando a conoscere è pescara, atessa, lanciano. è un albergo che mi piace, è una cucina di casa assunta che mi accoglie, è fare la suocera a un capo, è correre sulla ciclabile che era una strada ferrata, è dividere una pizza la sera, è fare tante scale

l’abruzzo è una serie di piatti che non conoscevo e che bravo nicola e che bravo nicola e che bravo nicola

sagna con baccalà
pallotte cac'e ove
agnello con grana e spinaci
involtino di vitello, erbette e fiordilatte

è una promessa non mantenuta, neanche a me stessa. ma mammam, a l’aquilaa fare la pecora ci dovrò venire. e con te.

abruzzo, percorsi, piatti tipici, radiodelta1, viaggi, vita

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