pallott’ cas’e ove – sf’amarsi un po’

se ogni giorno potessimo avere alla nostra tavola un musetto come questo quanto ci daremmo da fare per farlo stare bene?

se ogni giorno, prima di fare una qualsiasi azione, potessimo per un attimo vivere un momento la vita di chi ha molto meno di noi?

se ogni giorno potessimo fare, nel nostro piccolo, qualcosa per qualcuno

non saremmo mai più soli

non potevo non aderire all’invito di Virginia. partecipare alla raccolta di ricette per

progetto mondo milal– è una cosa che prima di tutto fa bene a me

(e imparerò forse un giorno a non arrivare all’ultimo istante con il rischio di non trovare nessuno che mi apre?)

una ricetta della tradizione di una regione che non è la mia. ma una ricetta di paese, di recupero e di casa. un piatto che non si può definire povero perchè contiene le proteine del formaggio equilibrate con i carboidrati del pane, una pallotta pucciosa che se fritta in velocità e olio bollente si lascia mangiare con golosità e piace a tutti, ai bimbi prima di tutti.

e allora abruzzo, pane raffermo, rigatino uova e pecorino.

polpette da mangiare a tavola nel sugo che tradizione vuole o da spiluccare passeggiando nei cortili guardando negli occhi dei bambini e cercando di trovare altro oltre quello che si vede in superficie

pallott’  cas’ e ove (polpette cacio e uova)

ingredienti:

200 gr di mollica di pane di tre giorni spezzettato fine

200 gr fra pecorino e rigatino grattugiato

3 uova

1 spicchio d’aglio, una manciata di prezzemolo tritato, sale qb

procedimento:

battere leggermente le uova e mescolare pane, formaggi, aglio schiacciato e prezzemolo

il composto ottenut dovrà essere tenero quel che basta a sporcare le mani nel fare le pallotte.

lasciare riposare una mezz’oretta e friggere in abbondante olio di arachide.

scolare e servire immediatamente

 

la tradizione abruzzese vuole le pallott’ cas’e ova immerse in un sughetto di cipolla e pomodoro servito caldissimo, sono classificate fra gli antipasti. noi le abbiamo mangiate anche da sole, appena fritte ma non da soli. e lo abbiamo classificato antipasto, primo, secondo e anche contorno.

 

oggi è la giornata mondiale dell’alimentazione e questa è la mia ricetta non mia per io non mangio da solo

e vorrei che l’attenzione ogni giorno andasse ai bambini di tutto il mondo. a quello che saranno per noi e a quello che non dovrebbero mai essere per qualcuno.

 

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