diamoci fuochi
è nel periodo di cambiamento che occorre compiere quei gesti che preparano la terra al nuovo
è subito dopo il gelo che si aspetta il germogliare delle foglie nuove. e dobbiamo prepararci a lavorare con lena, con passione e fatica, cercando di portare a termine ogni cosa per assicurarci un raccolto buono, che possa sfamare noi e i nostri figli.
ma prima che il lavoro ci prenda la mano, festeggiamo! votiamoci ai riti dei nostri vecchi e, di campo in campo, andiamo ad accendere i nostri lumi e a sparger canti.
gli stralci di vite ci servano da combustibile, la fiamma bruci il vecchio e indichi la luce, il salto del fuoco ci porti buono.
mi volto al futuro guardandomi alle spalle.
iniziano oggi, in moltissime località della nostra regione, i riti magici di lòm a merz.
trovate tutti gli appuntamenti nel sito dei contadini
oggi che è giornata difficile per chi pensava che la decenza avesse la meglio mi ritrovo a cercare le parole per analizzare la situazione. noi romagnoli abbiamo fatto la nostra parte. ma molti italiani sono sostanzialmente diversi da noi. e credo che la differenza sia da ricercare proprio nelle nostre radici.
nei campi, nella gente .
“ma noi sapevamo che la poesia era finita quando la piada era cotta” martino moretti
“i romagnoli sono una razza rozza e fiera, ma la più adatta che si conosce a rinsanguare una nazione” lord byron
“se io potessi con voi circolare liberamente nella romagna per dieci giorni, mi assumerei di operare l’insurrezione l’undicesimo. giuseppemazzini
“cutvegnauncancar boiadungiuda merdadunimbazel svigliachedadlamà” silvialanconelli
stiamo tutti seduti sulle nostre scomodità. mettiam cuscini per non sentire il dolore e ne compriamo altri se il dolore aumenta. ci piace lamentarci e ridere. e continuare a farlo
Lòm a merz fuochi propiziatori. mai come oggi necessari
la mia intenzione è partecipare con persona di cuore a questo. e questo
ho preso in prestito la tua foto pietro. è l’immagine che meglio ci rappresenta, noi sognatori, bestemmiatori mancati
credit da romagnamia di cristiano cavina
a voi balé cun e gèval par guardél in faza
bestemmiare cura, elkezioni2013, lom a merz, musica, percorsi, riti contadini, romagna, vita
Rachele Biondi
“Segavano i rami sui quali erano seduti.
E si scambiavano a gran voce le loro esperienze,
di come segare più in fretta. E precipitarono
con uno schianto.
E quelli che li videro scossero la testa
e continuarono a segare”.
Bertolt Brecht
mogliedaunavita
in pratica: si vince una sega! tu lo sai che io sono onoratissima dottoressa?
LA LUNA NERA
e non dite che ora manca legna per il falò!
il fuoco purifica. solo quello che è “purificabile”, però.
grazie del promemoria, io mica me lo ricordavo che era già ora dei riti di primavera! sarà che sento ancora tanto l’inverno, che ancora resiste un pò di neve e che il cielo è sempre grigio.
mogliedaunavita
alterno energia come fossi un pannello solare.
sole.pioggia
oggi pioggia
mirko
Una volta purificato il terreno sorge il dubbio: 😳
si getteranno i semi che germogliando daranno un proficuo raccolto 🙂
o
stavolta tocca all’aspersorio fare la sua parte? 🙁
Habemus Papa …. cioè, per modo di dire!
un saluto
mogliedaunavita
paura.
anche nel seminare ho paura.
e si sa che la paura non porta niente di buono.
LA LUNA NERA
bisogna essere positivi e darsi da fare per una buona semina in prospettiva di un raccolto soddisfacente.
chi non semina non raccoglie, mi pare ci sia anche un proverbio…ah no, il proverbio dice “si raccoglie quel che si è seminato”.
mogliedaunavita
positivo. i proverbi son validi entrambi.
insisti Luna tu.