più che altro questo. che non c’erano tecnologie a distrarre e allontanare. sapeva sorridere con la bocca, gli occhi e il cuore. abbracciarti con le parole e con i gesti. sostenere. sapeva anche...
che non è il tempo che passa che mi fa paura. è la sabbia che è sempre quella. ci scambiamo parole. parole. parole. e ancora umori molesti e momenti bellissimi ma…granello dopo granello, il tempo...
sui quadretti c’è la lista delle cose da fare. scritta prima di dormire per tentare di dare una regolata alla giornata che verrà e per non lasciare nulla indietro. sveglia presto. cielo grigio....
il pranzo della domenica è quello di tanti anni fa. quando ci ritrovavamo nella “camera buona” con i piatti “buoni” e i bicchieri “buoni”. tavolo ovale in cristallo...
come sei bella! grazie babbo. mò sai che ti sei fatta ancora più bella? grazie babbo, sei sempre stato un adulatore eh? e che bei cosi che hai nelle gambe. sono jeans babbo. ne voglio comprare un paio...