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non mi chiedo oggi che uomo tu sia diventato. non mi chiedo oggi cosa diventerai. oggi mi riguardo i tuoi anni compiuti con struggente nostalgia e beata mammitudine. e alle 18 ti preparerò un bagno caldo, quindi fatti trovare in casa, per celebrare la tua nascita e la mia felicità di avere un figlio che mi fa imbestialire, ridere, pavoneggiare, incavolare. un figlio di 21 anni, cresciuto con le malsane idee di pà, che per regalo per il compleanno gli inventava videogiochi con caccia al tesoro. e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. non hai ancora smesso di giocare.

21. uno dopo l’altro. è la maggiore età per eccellenza, potresti votare per il senato se solo il governo cadesse. potresti scegliere di cambiare le cose se solo ci credessi davvero. potresti fare della tua vita un viaggio di piacere, vivendola davvero. e io è questo che ti auguro in questo giorno di 21, giorno di yule, giorno che hai scelto tu per nascere, che non era quello previsto. solstizio d’inverno, passaggio dal buio alla luce. accenderemo candele, faremo festa, bruceremo rami per far volare i desideri in alto e  che sia questo il modo perché i desideri non restino desideri.

e che ti vogliamo bene non abbiamo bisogno di scriverlo, serve dirtelo ogni istante con le parole, con i gesti e con il sorriso. mà&pà

ps: indovina la torta?

compleanno, figli, mio figlio, mitch

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