alla riga dei conti (muffin integrali del bosco)
quelli di fine anno, quelli di inizio anno, quelli di nuovo compleanno, quelli che dare e avere danno spesso un risultato inesatto, danno.
non tornano mai i conti. e io ho sempre profonda nostalgia per le cose che non tornano. e quello che manca non torna mai.
i ladri invece tornano sempre, 4 volte in ufficio in questo 2012 e no, niente assicurazione
tornano i magoni con le cose da lasciare e da salutare e non ce la fai ad abbracciare tutto a far cataste di cose che ti tengono là e invece vivi qua
tornano anche i chili che pensavi di aver perso.
ma la somma, alla fine, conta troppi meno.
meno pazienza, meno persone, meno tempo, meno buona volontà
meno sincerità, meno telefonate, meno parole.
e allora ci tiro una riga sopra. e non una bella riga. una riga in mezzo come quella fra i capelli, da una parte le cose che voglio fare, da una parte le cose che devo fare. e in mezzo tutti i meno.
conta qualcosa quello che voglio? deve contare per forza.
intanto ho cominciano l’anno con i passi sulla sabbia e con la musica nella testa, con l’albero di riccione che pareva niu iork e la piazza di rimini che era stipata come la metro delle 14
con le mani appoggiate alle spalle di qualcuno e il sedere sulla fioriera, scoprendo poi scavi che non sapevo e tornerò a vedere e dormendo strada che altri guidavano
poi ho messo sulla tavola della colazione il concerto della fenice e quello di vienna (rai cretina che solo noi lo dobbiamo guardare in differita)
e ho messo nel forno i muffin di elga. che sono diventati una delle mie colazioni preferite. li ho messi sotto una campana di vetro, dove si mettono le cose preziose e fragili, le manie e tutti i dolci per far le fighe. devo solo riprovare a farli più cappuccini. che i suoi eran belli belli
muffin integrali ai frutti di bosco surgelati
Ingredienti
180 150 gr di farina bianca (io 150)
70 100 gr di farina integrale (io 100)
1 bustina di lievito per dolci
100 gr di burro (bavarese)
170 gr di zucchero (di canna)
200 gr di frutti di bosco misti (surgelati)
2 uova
150 ml di latte (intero)
sale
bacca di vaniglia (nel latte scaldato)
Lasciare ammorbidire il burro a temperatura ambiente, poi in una terrina (o nella planetaria) montarlo con le fruste insieme allo zucchero. Aggiungervi le uova sbattute, il latte (scaldato con la vaniglia e poi freddato) e il sale. Versare sempre mescolando le farine setacciate con il lievito (lavorarlo pochissimo) e infine i frutti di bosco. Versare il composto nei pirottini monouso e infornare a 180° per 25-30 minuti, varrà la prova stecchino.
come per tutte le preparazioni in cui si richieda una consistenza rustica, compatta e non ariosa, tenere separati i liquidi dalle farine e lavorare pochissimo l’impasto dopo averlo unito
la dose è per 12/14 pz a seconda dei pirottini (questi li ho cercati vagando per tutta parigi, massacrandozabedeiapàeallosparso)
congelati e tirati fuori la mattina presto e scaldati sopra al tostapane sono sempre come appena sfornati (a me piace portarli in ufficio e pucciarli nel caffè delle 10
perdonate se non ho detto buon natale. non lo sentivo poi così buono (invece lo è stato) e poi non lo aspettavo neanche (e invece è arrivato, puntuale lui)
sono ancora in tempo a dire buon anno?
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LA LUNA NERA
che nostalgia delle tue parole, finalmente sono tornate!
anch’io cercavo il concerto su tutti i canali, chè volevo bella musica mentre impastavo pizza (caliamo un velo sul risultato) e invece era alla radio. per fortuna esiste radio3. sì rai cretina che ci sta dicendo che tanto, anche se il televisore non l’abbiamo il canone ci tocca pagarlo lo stesso!
comunque sì, natale, capodanno, epifania e compleanni sparsi per tutto gennaio che già mi sento china sotto tutto questo peso. e nel frattempo altre angosce, che le cose che “sembrano” risolte e innocue forse non lo sono ma speriamo di sbagliarci.
e intanto si va….dove non si sa.
quello di imparare a sganciarsi dalle cose e dalle persone del passato è un dubbio che mi assilla: è importante farlo? e poi, è giusto? o si dovrebbe “solo” imparare a convivere con il pensiero lieve di quello che non è più ma calati dentro a quello che “è”?
domande senza risposta.
e abbracci a te e alla tua capacità di risalire sempre. un giorno mi svelerai come si fa, vero?
mogliedaunavita
continuare a solleggerci. 😉 cerco di riappropriarmi del mezzo
Marina (@tartemaison)
Quando deciderai di tornare a vedere quegli scavi, ti prego fammelo sapere perché io faccio quello: racconto quegli scavi a chi viene a vederli… bacio
mogliedaunavita
@marina lo farò. è più di una promessa.
laGattaGennara
ci sono inizi anni così. che vuoi abbracciare. e lo fai. ti ho già detto grazie?
mogliedaunavita
e io? te l’ho detto io?
Sabrina
Mi piace pensare che per ogni cosa che non torna, una ne arriva con il presupposto di rimanere a lungo. Tu mi sei arrivata tanto e mica ti avevo richiesto, ma so che ci starai ancora e ancora. È anch’io sai? Sono di quelle che non molla mai e ci sarò ora e per un bel pezzo e mica mi avevi richiesta!
Ti lovvo tu mach.
Pici e orecchiette.
mogliedaunavita
ma per fortuna. per fortuna mia. pici, orecchiette e cavatelli. (hai letto luna? hai da venì a far scuola)
yetbutaname
non preparerò i muffin, non prima del prossimo natale, non vorrei incoraggiare i chili
ma la ricetta è molto invitante, grazie e buon anno a te
mogliedaunavita
yet falli anche prima, a colazione un carboidrato non fa male. solo a colazione, dai!
meritano davvero.
LA LUNA NERA
Guardavo il tuo pirottino aperto e pensavo che sarebbe interessante provare a farselo in casa con la carta-forno.
poi leggo che tu li hai cercati per tutta Parigi, allora non deve essere così facile realizzarli!
mi capita di sopravvalutarmi…non è buon segnale, vero?
mogliedaunavita
io credo che tu possa. ti porto pirottino da studiare. e tu lo copi. amica plissè
Mappy
bbbuoni i tuoi muffins, buoni i tuoi cornetti…. buona la tua pizza.
Che fortuna che ho a conoscerti… ma soprattutto a vivere così vicino!!
TVB Mappy