veder le stelle (cadere, una dopo l’altra)
e non le vedo di notte, le stelle, che pare le abbiano rubate le nuvole e piove, ininterrottamente, da una settimana (governo manca)
ciò che mi fa veder le stelle è la consapevolezza che
l’ignoranza è la coperta più calda
che non saper le cose ti autorizza a non rabbrividire, a non stupirti, a non pensare: ma…mi volevi fregare?
-carne di cavallo nel ragù, nelle lasagne, carne scaduta da 8 anni venduta come se fosse ieri, escherichia nelle tortine, insalata esportata con sorpresa e cinghiali fosforescenti (buitoni, ikea e mille ce n’è)
-nuovi eletti che hanno saputo dall’internet che la gente si fa installare i chip.
no, no, no io non voglio più sapere niente.
e invece …
vedo le dinamiche del nuovo movimento. un movimento 5S (ahi. non vi fa impressione anche a voi? no, niente, la simbologia della scelta)
dinamiche che si basano tutte sul blog del grillo. tutte a enfatizzare i click (come il notissimo giallo spezia del mondo food) e il guru che muove i fili. tutto parte da lì. e lì c’è anche la pubblicità. tanta, tantissima e tutto è studiato. ogni mossa ha una reazione aspettata, compreso il vaffanculo. (accidenti ma perché)
nel 2005 il blog era una cosa nuova. era una condivisione ‘pazzesca’. nel 2005 erano pochi quelli in italiano e ci sentiva liberi a leggerli, a commentarli.
ci sono ancora oggi, certo, ce ne sono migliaia. ma i giochi sono diversi e occorrono strategia di aggregazione per aumentare i click. strategie. una parola urticante. e ci si sente preda e pedina, strumentalizzati e indirizzati.
e sono arrivati i social, facebook e poi twitter e tutto si commenta e si legge e gira la testa.
ma un movimento che dice di essere la gente e si inviluppa. si chiude su se stesso e non apre a nessuno. urla. e tira la corda fino a che ci riuscirà a farci vedere le stelle. io non lo capisco
e su facebook la pagina di Grillo ha 1.3 milioni di mi piace. cambierà davvero il mondo, può farcela. come lo cambierà non lo so.
e su twitter il profilo viene usato per i proclami. come un sms e tutti, tutti, tutti i tg, giornali radio, giornali e giornalisti non fanno altro che dire “ha detto su twitter”
l’ho scritto sulla sabbia. ti amo, poi è arrivata un’onda
e c’è. l’edicola fiore. e non capisco. è uno spettacolo? ce lo propinano in ogni tiggi. e vorrei sapere chi lo paga. come funziona il meccanismo. è un gomplotto? perché se basta davvero così poco, la capacità di arrivare al pubblico, la padronanza del palco e della piazza, saper usare un mezzo nuovo (le video riprese estemporanee) e un pubblico compiacente che ti fa da megafono…prepariamoci. finito il grillismo avremo il fioretto.
e niente. (ho vomitato pensieri e mi son liberata un pochino di posto per continuare a pensare)
a me le stelle mi fan pensare ai salami.
le stelle sono tante milioni di milioni…noi siamo i più coglioooni…questa è la verità
o anche
le stelle sono tante milioni di milioni…son piene di coglioooni…questa è la verità
che questa casa non è un albergo, men che meno un cinquestelle
e infatti lo sparso, che ci vive in questa casa, mi ha tenuta ostaggio in cucina fino a esecuzione completa della cheesecake.
che sempre l’ho preparata la torta alla robiola per tutte le sue feste, ma mica l’ha mangiata mai.
no. lui ordina la NewYork cheesecake da hops e mamma me la fai? (la torta a stelle e strisce, ci sta)
il solito giro in rete mi mostra fra i primi risultati …indovinate? sì, quella con quel formaggio llà. ma poi click, doppio click e controclick arrivo da labna e alla ricetta della ny cheesecake di california bakery. ricotta e robiola. è la mia. cioè la sua. cioè
new york cheesecake di california bakery
(per uno stampo rotondo ø 20-22 cm con bordo sganciabile)
Per la crosta
- 300 g di biscotti (250gr oswego, 50 gr fette biscottate)
- 80 g di burro fuso (bavaria)
- 1/2 cucchiaino da caffè di cannella
- 1 cucchiaino di miele di acacia
Per la crema
- 400 g di robiola
- 300 g di ricotta fresca
- 200 g di zucchero bianco
- 150 g di panna fresca
- 40 g di yogurt bianco intero (scaniasettefonti)
- 4 uova freschissime, intere, leggermente sbattute
- 1/2 baccello di vaniglia
- 1/2 cucchiaino di farina 00 setacciata
- Scorza di limoneper preparare la crosta lo sparso ha frullato nel blender tutti gli ingredienti, io li ho poi lavorati a mano nella teglia a cerniera, cercando di ricoprire il fondo e i bordi
Da principio vi sembrerà di non riuscire a coprire bene tutti i bordi perchè l’impasto è abbastanza secco e sbricioloso, ma se lavorate delicatamente con le dita potete senz’altro farcela; l’obbiettivo è quello di avere base e bordo uniformi, non troppo spessi nè troppo sottili questo scrive labna e sì, non è semplicissimo. ma son riuscita. quando la preparazione della crosta è completa fate riposare la teglia per almeno mezz’ora in frigorifero. In una ciotola capiente abbiamo setacciato la ricotta, mescolata alla robiola con l’aiuto di un cucchiaio di legno e aggiunto lo zucchero, lo yogurt, la scorza di limone e la vaniglia, le uova, la panna e la farina. (mamma! uova intere, tu le hai rotte. ha 23 anni, la mia stella) Scaldato il forno a 160° Riempita la base del dolce con la crema e lasciata in forno 55 minuti, trascorsi i quali forno spento per 5 ulteriori minuti. (un pochino troppo asciutta la mia ma era troppo bassa) A cottura ultimata, lasciate raffreddare il cheesecake a temperatura ambiente per 3 ore, poi in frigorifero per altre 2 ore. Tirate fuori il dolce dal frigo 10 minuti prima di servirlo la fetta è stata decorata con liquore al cioccolato di Modica. ma domani faccio una composta di mirtilli. e vi faccio sapere chi vince. (fra le fette, non fra le stelle ps: lo sparso ha ordinato immediatamente lo stampo a cerniera da 22 cm. la voglio uguale mà. (è arrivato il corriere ora)
california bakery, edicola fiore, lamentiamoci, mio figlio, new york cheesecake, ricotta, robiola, salumi, stelle
Pier_41
Sei uno spettacolo! L’ho detto lo ripeto e non mi stancherò di dirlo! Brava davvero! Mi hai divertito dicendo la pungente verità della realtà! Altro che satira pilotata!
Un abbraccio Pier
mogliedaunavita
pier, che bello leggerti qui. bello davvero e grazie.
pier41
Ora grazie a te ci sono davvero! Devo molto a tanti di voi. Ma tu insieme a pochi altri, mi avete dato la forza e il coraggio di uscire dal guscio dopo tanti no, le faremo sapere, mi spiace non funzioni ecc ecc. Ti leggero’ sempre molto volentieri e spero di aver capito come ci si segue! Un abbraccio! È grazie!
mogliedaunavita
e grazie di che pier? se siamo social ci sarà un perché…ricambio l’abbraccio
Elvira
Vi immaginavo, insieme a fare la cheesecake, ma fanno tanta tenerezza anche quando hanno tanti peli e hanno superato da un pezzo la pubertà?
mogliedaunavita
fanno tantissima tenerezza e rabbia, tenerezza e rabbia e ti strappano sorrisi e pruriti alle mani. quanto mi piacciono i maschi elvira. (sperando che prendano altri nidi)
Not Only Sugar
una delle mie torte preferite!!!
Not Only Sugar
mogliedaunavita
è effettivamente molto buona, ma a mio gusto quella di feste dell’asilo memoria mi piaceva anche di più (l’ingrediente ricordo è sempre il più buono)
Sabrina
Hai detto tutto tu.
Aggiungo solo che di stellati qui, ci sei soltanto tu.
Ti voglio tanto, ma tanto bene.
Divise ma sempre unite.
Kriss kriss.
mogliedaunavita
criss cross. ecco cosa mi fai venire in mente. sarò seria?
carla
Son cambiati i tempi! E’ mica vero che dopo “esce sempre il sole”…. 🙁
Una volta le stelle le vedevi insieme alla lucciole. Quelle lucciole puritane che con il loro bel lampioncino giravano nella notte e illuminavano la tua vita, il tuo momento.
Oggi le stelle le vedi con i grilli. E c’è da saltare sulla sedia tutti i momenti che ne vedi uno. Cosa vorrà, cosa dirà, cosa penserà….
E non esce più il sole ed io ho pure la luna storta, adesso!
Me ne vado in cucina a preparare una cheesecake.
Forse è meglio! 🙂
un abbraccio
mogliedaunavita
carla ci si nasconde sempre volentieri in cucina. ma io non vedo l’ora che sia maggio con le sue lucciole
MammaImperfetta
Favolosa. Non la torta. Anche la torta.
mogliedaunavita
lo sai che i commenti mi fan sempre felice? e grazie davvero