fat un savór

s’tvu sintì e parfòm dl’istè, tu e savór e mettl in sla ricota, in sla pié cun e squacquaró, in ti raviulè o in tla zambèla arutuléda. fat un favor, anzi, fat un savor

è una specialità di romagna, questa composta scura e profumata e come tutte le specialità che vengono dalle zdaure contadine e dalle campagne della bassa, è una ricetta che cambia di casa in casa, una ricetta di recupero, di quelle che, non vorrai mica buttar via la buccia del melone? la facciam seccare, l’ultimo cocomero, poco saporito e inaquarito? tienilo da parte che lo riduciamo a composta. una ricetta che unisce il finir dell’estate all’autunno inoltrato. e che farà compagnia sulla ricotta, nei raviolini e sul pane per tutto l’inverno.

Savor (dose per una pentola – 4 vasetti)

75 cl di saba

2 mele cotogne

6 prugne angelino

due frutti a piacere (avevo pere)

la buccia e il succo di un limone

la buccia e il succo di mezza arancia

200 g zucchero

la sera sbucciare e tagliare le mele cotogne a piccoli pezzetti in una ciotola di porcellana, aggiungere le prugne con la loro buccia, l’altra frutta sbucciata, la buccia e il succo di limone e di arancia, cospargerle di zucchero, mescolare e riporre in frigorifero per la notte. la mattina mettere sulla fiamma dopo aver unito anche la saba e portare a bollore moderato. lasciar bollire due minuti e spegnere. mettere fuori al freddo. dopo un’ora ripetere l’operazione. e di nuovo fino a quando la composta non avrà la consistenza desiderata. prima dell’ultimo bollore ho passato al minipimer per amalgamare ogni pezzetto e buccia. poi ho lasciato sul fuoco un’ultima volta fino a che non borbottava come fa la crema quando è pronta e invasato in vasetti ben sterilizzati, messi capovolti in stracci fino a completo raffreddamento (ho messo sul fuoco 4 volte in tutto)

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l’ho servito con ricotta cremosa  di scaniasettefonti, insieme alla saba, come stuzzico di fine cinesalotto (gli intervenuti han detto che è stata piaciuta)

ps cineconsiglio: Svegliati Ned, recuperatelo e guardatelo una sera in cui avete voglia di star bene e dire “imbaconto” tipo: non stai con me? “imbaconto” mi guardo Svegliati Ned da sola

 

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intrugliando la palettina fra savór e ricotta (intrugliando è itagliolo significato)

 

ps

il savór è indispensabile dentro i raviolini romagnoli, dentro la ciambella arrotolata e dentro la dispensa)

composte, cotogne, le mie ricette, marmellata di cotogne, regali homemade, ricotta, saba, savor

Commenti (10)

  • ciao!
    per il savor: provengo da famiglia contadina dove si fa il savor, per correttezza ho bisogno di informarti che non si usa la saba che è già uno sciroppo derivato dal mosto quindi già cotto, si usa il mosto d’uva e si fa quindi nel periodo in cui finita la pigiatura dell uva, non sapendo che fare del mosto avanzato con la frutta che avanza a fine stagione come dici tu si fa bollire tutto lentamente una sola volta.
    bello il tuo blog profuma di casa nostra! saluti

    • grazie per la precisazione Giulia, che arricchisce il valore della ricetta. Nella scheda del Savor che ho linkato, quella su gente del fud, è ben specificato che è il mosto l’ingrediente originario. Io non ho avuto possibilità di trovarlo e del resto non ho neanche conservato la buccia di melone o cocomero. La mia è una ricetta casalinga, di “recupero” di quella parte di saba che diventa deposito della bottiglietta e devo dir che si è comportata egregiamente, il sapore della mia composta è molto simile al savor dell’zdoura che me l’ha donata anno scorso. anche il procedimento differisce nella cottura, oramai non abbandono questo sistema che mi piace tanto. se per caso avanza mosto, faza tòsta c’ha sò, son qui che l’aspetto 😉

      • Ciao!
        infatti trovo che sia un buon compromesso la tua ricetta, la mia non era una critica, tantomeno severa, solo temevo passasse come ricetta del savor originale…che poi ogni famiglia ha la sua quindi chissà cosa vuol dire originale! i miei ad esempio mettono anche noci e mandorle intere, adoro il savor e anche la saba mi fanno sempre sentire attaccata alla mia terra e mi piace leggerti è sempre un piacere. 🙂

        • Giulia figurati, anzi, credo davvero che sia valore aggiunto. Le ricette della tradizione hanno sfumature diverse e riuscire a raccogliere tutte le varianti è cosa utile. Ma noci e mandorle intere che senti scrok quando mangi? 😉

          • no vanno aggiunte circa a metà cottura prendono quel che di saporito ma morbido una consistenza e un sapore che non so descrivere pero’ nel mio caso è un savor non frullato vista la lunga cottura ad un certo punto assaggiando senti che è giusto con alcuni pezzi sciolti e altri tipo confettura.

  • anch’io faccio cuocere tutto in una volta, non troppo a lungo, e passo con il minipimer
    sterilizzo poi i vasetti già riempiti in pentola a pressione
    ma non lo preparo tutti gli anni, perché non ne consumiamo più tanto come tempo fa
    ciao

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